Storia
Troviamo i Tortelli di erbette già nel Rinascimento. Sono infatti citati in “Opera dell’arte del cucinare”, del famoso cuoco Bartolomeo Scappi: racconta di un “tortelletto d’herba” con “biete”, “butirro fresco”, “cascio Parmeggiano grattato” e “uno sfoglio di pasta”. Dice poi che si mangiano affogati nel burro, asciugati col formaggio. I Tortelli di erbette sono ideali in tutti i giorni dell’anno, ma in passato si preparavano principalmente per la vigilia della festa di San Giovanni, il 23 giugno. Ancora oggi, è tradizione fare la “tortellata”: ci si riunisce per gustare questo piatto, magari all’aperto, ed aspettare insieme la rugiada, considerata di buon auspicio.
Conservazione
Se non li consumate subito, potete congelare i Tortelli freschi: disponeteli su un vassoio coperto da un telo di cotone facendo attenzione a non sovrapporli e mettete in congelatore. Quando saranno duri, potranno essere trasferiti in un sacchetto da freezer; si conservano fino a 6 mesi, e quando vorrete consumarli sarà sufficiente gettarli nell’acqua bollente, direttamente da congelati.