Parmigiano Reggiano DOP

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Il nostro parmigiano

Solo foraggi locali per alimentare le bovine – allevate esclusivamente nella fascia di terra tra i fiumi Po e Reno, tra pianure, colline e montagne – che daranno il latte per la produzione del Parmigiano Reggiano.
Il legame con il territorio è molto forte: in questa particolare zona, come da disciplinare, avvengono tutte le fasi della produzione.

Altro fattore importantissimo è la mano esperta del maestro casaro, che custodisce tutti i segreti legati alla tradizione della lavorazione del latte. Soltanto in questo modo è possibile ottenere un prodotto di altissimo pregio, dalla lunga stagionatura e soprattutto inimitabile!

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Parmigiano Reggiano 4:3
Storia

Da ben nove secoli, il Parmigiano Reggiano viene prodotto nello stesso modo, negli stessi luoghi, con gli stessi ingredienti – latte, caglio naturale e sale – e le stesse tecniche.
Nasce nel Medioevo, quando alcuni monaci Benedettini e Cistercensi, nella pianura padana tra Parma e Reggio Emilia, iniziarono la produzione di un formaggio a pasta dura con latte lavorato in grandi caldaie.
La sua diffusione è stata favorita probabilmente dall’abbondanza di allevamenti bovini e dalla disponibilità di sale facilmente reperibile dalle vicine saline di Salsomaggiore. Oggi questo formaggio è salvaguardato dal Consorzio di tutela, che ne garantisce la genuinità e il rispetto di precise norme.

Per noi è una continua fonte di orgoglio.

Forme parmigiano 4:3
Conservazione

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio destinato alla lunga conservazione.
Si conserva in frigorifero, per non perdere le sue caratteristiche aromatiche e per non alterarne quelle organolettiche.
Vi consigliamo di tenerlo in contenitori di vetro o plastica, lontano da altri cibi dai quali potrebbe assorbire l’odore, riponendolo nella parte bassa del frigorifero, tendenzialmente la meno fredda.

Mai congelarlo!

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abbinamenti

Il Parmigiano Reggiano è molto versatile.
Può essere consumato da solo, oppure utilizzato per arricchire dei piatti o come ingrediente di preparazioni.

Il suo uso varia in base alla stagionatura, al caseificio ed al vostro gusto personale.
Possiamo però dire che il 18 mesi o prima stagionatura è il più delicato, da mangiare come un formaggio fresco e mai da grattugia, anche se a nostro parere il più piacevole da pasto, per cremosità ed aromi, è il 24 mesi.
Col 30 mesi si ha un Parmigiano Reggiano veramente versatile, ottimo da pasto, soprattutto se prodotto in inverno, ma anche efficace in grattugia.
Il 36 mesi è perfetto a scaglie e abbinato a mostarde, mieli e aceto balsamico, ed è il campione della grattugia. Queste sono regole generali, ma essendo un prodotto artigianale varia tantissimo da caseificio a caseificio e dal periodo dell’anno in cui è prodotto.
Il consiglio è sempre di assaggiare e farsi una propria idea. Poi ci sono altri segreti: passate a trovarci in negozio e ve li sveleremo

 

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